PIANO CASA
Alla vigilia del voto in Consiglio Regionale del Veneto sulla legge 13/2011 detta Piano Casa alcune considerazioni sullo sviluppo e sul divenire della Legge Regionale in applicazione di quella nazionale.
Approvato Piano sociosanitario 2012-2014 del Veneto
Il testo approvato, non contiene solo la proroga dell’applicazione della norma per ulteriori due anni, sino a luglio 2013, ma anche nuovi ambiti di attuazione, tali da rendere davvero più ‘coraggioso’ questo nuovo testo. E’ rimasto inoltre, in questa legge, il principio ispiratore della legge: il cittadino con i suoi bisogni, le cui richieste debbono essere coniugate con la necessità di rilancio economico delle nostre aziende, nel rispetto e salvaguardia del territorio.
Tra le novità inserite nel nuovo testo evidenzio le più significative:
•gli ampliamenti per i quali è previsto, all’attuale 20 % a cui si aggiunge il 10% con l’utilizzo di energie rinnovabili, l’incremento di un ulteriore 15%, qualora vi sia un contestuale intervento di riqualificazione che porti la prestazione energetica dell’edificio, come definita dal decreto legislativo n. 192/2005, alla classe B;
•la possibilità di utilizzare per l’ampliamento i sottotetti esistenti al 31 maggio 2011;
•la possibilità di usufruire degli incrementi volumetrici ancorati all’uso di tecniche costruttive dell’edilizia sostenibile ai sensi della LR 4/2007, anche in presenza di una demolizione parziale dell’edificio interessato;
•la possibilità di intervenire nei centri storici, limitatamente ai casi in cui l’edificio interessato sia già riconosciuto dallo strumento urbanistico privo di grado di protezione, ovvero con possibilità di interventi che consentano la demolizione e ricostruzione, la ristrutturazione edilizia o urbanistica;
•la possibilità di modificare la destinazione d’uso degli edifici, con una specifica disciplina per quelli situati in zona impropria;
•un ulteriore chiarimento sul concetto di “prima casa di abitazione”;
•l’inclusione dei sistemi di captazione dell’energia solare, quali le serre bioclimatiche, tra gli impianti che non contribuiscono a formare cubatura, accanto alle pensiline e tettoie finalizzate all’installazione di impianti solari e fotovoltaici già previste dall’articolo 5 della LR 14/2009.
Si tratta di leggi strategiche, in relazione al particolare momento storico sotto il profilo economico- finanziario di crisi, che si propongono di contribuire al rilancio dell’economia in generale, e del settore edilizio in particolare, in quanto notoriamente inteso come volano per l’indotto attraverso misure di sostegno e promozione “straordinarie”.
Spero che il piano casa tenga conto anche dei centri storici, naturalmente con buon senso per non snaturare le caratteristiche urbanistiche ed edilizie dell’abitato, istituendo una forma di controllo sui materiali impiegati e i progetti… Però certamente permetterebbe di rivitalizzarli e contenre il consumo di territorio nelle periferie, mentre in centro è pieno di case vuote…
Non è chiaro se il piano prevede che i pannelli fotovoltaici sono installabili anche sui tetti o terrazze dei centri storici… o sono le Regioni che decidono? Del resto se permettiamo di installare quegli orribili cassoni per i condizionatori…