L’area Sud della provincia di Venezia rappresenta 390,38 Kmq di estensione territoriale (47% Chioggia) con 68.847 abitanti (73% Chioggia) questo secondo i dati forniti al 31/12/2011.
Certo che i numeri di 10 anni fa erano ben diversi per Chioggia, Cavarzere e Cona. E il trend negativo, dovuto dai tassi di natalità, mortalità e flussi migratori, si è accentuato negli ultimi anni, effetto sicuramente dovuto dalla crisi economica, sociale e culturale: il prezzo del mattone, il grosso fenomeno del pendolarismo, la mancanza di lavoro locale, la difficoltà economica e psicologica di far nascere i figli, l’accentuarsi di divorzi, e di altri importanti motivi.
Gli enti presenti (solo a Chioggia), fino a qualche anno fa, come la Conservatoria RR.II., Agenzia delle Entrate, Dogana, Azienda Speciale per il Porto, Capitaneria di Porto, Commissariato P.S., Compagnia C.C. , Guardia di Finanza, A.P.T., AUSLL 14, ENEL, Sezione Staccata C.C.I.A.A., Tribunale, Giudice di Pace, … hanno visto alcune defezioni, qualche riorganizzazione e molte difficoltà di gestione e di politiche consolidate.
Basta vedere la perdita della Sezione distaccata della C.C.I.A.A., la riorganizzazione dell’Enel e dell’Agenzia delle Entrate che porta gli uffici di Chioggia a limitatissime competenze, l’APT con la difficoltà di bilancio e gestione, i problemi di organico delle Forze
dell’ordine, una discussione sull’ospedale e la possibilità di perdere il tribunale e il giudice di pace all’interno dell’area Sud della Provincia di Venezia.
Pensare a quello che accadra’ in futuro e’ difficile a dirsi, la politica locale deve battersi in maniera decisa per invertire questa tendenza che sta svuotando chioggia dai suoi abitanti e dalla sua economia.
Se si tiene conto, inoltre, che nel periodo 2011/2006 il numero di aziende a Chioggia sono 5.230 con un trend negativo del -3,36, a Cavarzere 1609 (-7,9%), Cona 374 (stabile), le conclusioni non posso essere proprio ottimistiche in attesa di un fantomatico raccordo ferroviario PD-VE (se ne parla da sempre), della Romea Commerciale, del Progetto anti-erosione delle Spiagge, di Risanamento del Lusenzo, di Sviluppo del Porto Crocieristico, dello Spostamento del Mercato Ittico, dell’attuazione dei 17 Piani Attuativi Urbanisti, della redazione del Piano di Assetto Territoriale, ecc… ecc… e allora come reagire? Cara politica, guardiamo al futuro?