Oggi, 25 giugno 2012, oramai 3 anni dalla vittoria elettorale nella Provincia di Venezia, il presidente Beniamino Boscolo in I° Commissione provinciale, prova a fare il punto delle dismissioni delle partecipate (associazioni, consorzi, società ed Enti) e il relativo risparmio della spesa pubblica dal 2009 al 2012.
Già subito a partire dal 2009, erano state messe in dismissione 7 (delle 41) partecipazioni della Provincia di Venezia, ritenute dalla nuova giunta (che ha finalizzato e confermato le scelte delle precedente) non più strategiche e nè necessarie, con l’obiettivo di razionalizzazione e contenimento dei costi. Dal 2010 al 2012 altre 14 tra società ed aziende partecipate sono state dismesse e messe in liquidazione, con notevoli risparmi di spesa pubblica, riduzione di oneri a carico del bilancio, finanziamento di opere pubbliche, abbattimento del debito pubblico della Provincia, e mantenimento del Patto di Stabilità.
Per le società non dismesse ma modificate e trasformate, basti pensare al risanamento del Graal, allo sciolgliemento della Agenzia Sociale del Lavoro, al contenimento degli sprechi in APT, al taglio dei trasferimenti alla San Servolo Servizi, alla trasformazione della Fondazione Irsesc nella San Servolo Servizi che non vedono la fine del loro servizio, strategico ed essenziale, ma una radicale trasformazione di governance e riassorbimento in Provincia di Venezia: vantaggi superiori a 1.827.000 mila euro annui di risparmi, e con ulteriori 270.000 euro per il calo degli interessi passivi del minor debito in essere della Provincia, grazie alla vendita delle quote dell’autostrada PD-VE.
Per ricapitolare, in tema di dismissioni di partecipazioni e razionalizzazione di enti e società, la Provincia di Venezia ha contribuito ad un risparmio e a delle entrate, di circa 6 milioni di euro in tre anni con i quali si è potuto fare nuove opere pubbliche e non aumentare le tasse. E a partire dal 2012/2013 la Provincia avrà meno spese per € 2.150.000/annui.
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