Non hanno più voce le categorie del sistema turistico ricettivo di tutto il territorio nazionale, per ribadire il loro no deciso alla tassa di soggiorno, affermando che con questa tassa non si danneggiano soltanto le imprese ma la competitività dell’intero sistema turistico.
La scelta che molti Comuni hanno già fatto nel 2011 e che, a maggior ragione, dal loro punto di vista, stanno facendo in questo primo scorcio del 2012, cade nel momento peggiore per il turismo italiano, come confermano i recenti dati Istat e Isnart-Unioncamere. Un momento in cui la capacità di spesa dei turisti, italiani in particolar modo, risulta ridotta a causa della forte crisi economica in corso.
La tassa di soggiorno rischia di essere il colpo di grazia al settore alberghiero, e ricettivo in genere, e quindi all’intero sistema turistico Chioggiotto. Con grande senso di responsabilità, il POPOLO DELLA LIBERTA’ CLODIENSE, ha scelto di non percorrere la strada del muro contro muro, in una fase in cui massima deve essere la coesione della società, ma ribadiamo con forza che la tassa di soggiorno è dannosa per il turismo locale.
Chiediamo al sindaco che finora ha parlato di buoni propositi, di passare alle buone azioni per la Città, prendendo almeno in considerazione, per il 2012, l’ipotesi di eliminazione di questa odiosa e medievale gabella, tenendo conto che i prezzi e i contratti di prenotazione con i turisti sono rispettivamente, già dapprima dichiarati, e sottoscritti. E che il fenomeno sismico che ha scosso l’Emilia Romagna, e che ha sfiorato il resto del nord, si è fatto sentire, senza alcun motivo, nel calo generale di prenotazioni, e in alcuni casi nelle disdette di prenotazioni già effettuate.
Dovuto dal terremoto o dalle condizioni metereologiche avverse dei fine settimana degli ultimi 2 mesi, oggi, 2012, la crisi inizia a sentirsi per la prima volta anche nel settore del Turismo.
Ecco, perché è sbagliato applicare l’imposta di soggiorno nel 2012, e comunque il Sindaco dovrebbe spiegare, nella massima trasparenza, quanti soldi intende ricavare da questa imposta e comunicarne la destinazione, coinvolgendo le categorie interessate sulle loro necessità.