ln Provincia di Venezia a Ca’ Corner la prima Commissione consiliare (bilancio, società partecipate) presieduta dal consigliere Beniamino Boscolo Capon con la partecipazione della presidente Francesca Zaccariotto, dell’assessore al Bilancio Pierangelo Del Zotto, del direttore generale Giuseppe Panassidi e del dirigente del servizio finanziario Matteo Todesco ha discusso sulla vendita delle azioni SAVE e del ruolo che dovrà avere la Provincia di Venezia.
Da una mozione presentata dal PD, e secondo il consigliere PD Lionello Pellizzer, si è fatta luce su alcuni articoli di stampa sulla questione vendita azioni Save che sembravano, per il Partito Democratico, accreditare l’idea che la presidente Zaccariotto avesse stretto accordi preventivi in merito alle modalità di alienazione.
Gli esiti della Commissione hanno portato alla luce che non c’è stato alcun accordo preventivo, tutto si è svolto nella massima trasparenza, e ovviamente nel rispetto delle procedure di legge.
Il valore delle azioni Save nel tempo è aumentato, noi per altro abbiamo venduto il primo lotto ad un valore molto interessante, realizzando il massimo ricavo per l’ente provinciale, oltre i 7 euro per azione, e oggi il valore oscilla tra gli 11 e i 12 euro. La procedura più adatta per la vendita sarà vagliata dai tecnici nel maggior interesse dell’ente. Ma la posizione politica: la Provincia continuerà ad avere un ruolo, un peso dentro Save, e dovrà continuare a poter partecipare all’interno del Cda (Consiglio di amministrazione) come rappresentante degli interessi del territorio e dei cittadini, perché la nostra è una Provincia che vive di turismo ed è fondamentale avere un aeroporto efficiente, internazionale, che dialoga con le realtà istituzionali per programmare e condividere le azioni strategiche.
Resta il fatto che la vendita delle quote è già prevista e approvata dalla Giunta e dal Consiglio provinciali e permetterà di rispettare il patto di stabilità. Dagli ultimi tagli di altri 5 milioni apportati dal Governo al bilancio provinciale di Venezia, ma anche dal decreto “sblocca pagamenti” per recuperare 8 milioni e 300 mila euro, e con il credito vantato di altri 7 dalla Regione, il quadro delle opere pubbliche è codificato con le risorse messe a disposizione nel bilancio.