L’importanza degli strumenti urbanistici, comunemente viene notata quando mancano, oppure quando non sono aggiornati, e quando si parla di centri storici, l’importanza viene amplificata. A Chioggia, il Piano Particolareggiato dei Centri Storici, è una realtà (anche se l’Amministrazione ha adottato il Piano Lenoci, a mio avviso superato e “non nostrano”), ma lo status burocratico è lento e farraginoso e a quanto posso aver capito fa salvaguardia agli strumenti vigenti.
I centri storici rappresentano e raccontano la cultura e il patrimonio identitario del sistema ambientale, sociale e culturale e soffrono, più di altri, il periodo di forte crisi economica: mancano parcheggi, verde pubblico, molte case e negozi sono sfitti, le strade sono congestionate e le calli sono piene di auto. E per chi, vuole abitarci, ma porre dei correttivi edilizi per migliorare la qualità di vita, si trova nella difficoltà o impossibilità di: trasformare magazzini in garages, oppure una bella altana panoramica, accorpare edifici per avere abitazioni “orizzontali”, rendere abitabili mansarde, restaurare immobili notificati e, così via….. Senza contare che il centro di una città ha bisogno di accessibilità, servizi, standars.
Il consigliere comunale Beniamino Boscolo ha presentato, allo scopo, un ordine del giorno affinchè il Sindaco (con delega all’Urbanistica), sia sollecitato all’approvazione, tempestiva, del provvedimento in Consiglio Comunale (visto che sono trascorsi 15 mesi dalla sua adozione in giunta) e a programmare, a stretto giro, la redazione dei piani a corredo del Piano Particolareggiato dei Centri Storici, essenziali per fornire standars e servizi ai centri storici. E, a non dimenticare, di incaricare l’ufficio pianificazione alla redazione dei piani del centro storico di Cà Bianca e parte e del centro storico di Sant’Anna, esclusi dal Piano in oggetto.
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