Leggo nella stampa, con ironica sorpresa, che l’Isola dell’Aleghero viene individuata per la collocazione definitiva del Mercato Ittico all’ingrosso e presto si aprirà un confronto con la Città…. come fosse una sorpresa. E’ dal 2009 che si preparano documenti da approvare e se ne parla.
Eppure in campagna elettorale nel 2011, a quanto ricordo, la destinazione del Mercato Ittico, per la coalizione PD-Udc, era la zona di Punta Colombi in Val da Rio, proprio dove a causa dell’assenza dell’Amministrazione stessa sorgerà un discusso impianto di GPL, che nessuno vuole (ma nessuno ha mosso un dito a suo tempo). E proprio a causa di Punta Colombi, l’Amministrazione Comunale bloccò per 2 anni (Giugno 2011-Giugno 2013) la variante al Piano Regolatore Portuale, già pronto e confezionato (ne sono stato testimone diretto al cda dell’Aspo) trovando l’accordo di spostare in maniera provvisoria il mercato ittico nelle banchine N e M, in attesa dell’Aleghero.
Già 6 anni fa, infatti, la Giunta Tiozzo aveva chiesto al Consiglio Comunale con il punto 22 dell’Odg di votare per il Protocollo di intesa tra la Capitaneria, Comune e ASPO relativa alla variante al Piano Regolatore Portuale per spostare “sulla carta” il Mercato Ittico dall’Isola dei Saloni all’isola dell’Aleghero. (Purtroppo il 30/11/2010 venne sciolto il Consiglio, rimandando all’attuale Amministrazione l’approvazione).
A prescindere della bontà del provvedimento, dei costosi collegamenti viari, delle tempistiche e delle risorse e fonti di finanziamento (tutte cose fondamentali e sacrosante) nessuno ha chiarito ancora un paio di domande fatte alla fonte, e cioè sul rispetto della legge:
1) L’Isola di Aleghero è normata dal P.R.G. (art. 27) e dal P.A.L.A.V (art.12). In sintesi: è un“Isola della laguna” protetta dove posso essere previsti solo delicati ripristini con tecniche tradizionali, e per quanto riguarda la realizzazione di manufatti, solo per quelli esistenti crollati.
2) Nessuno ha ancora spiegato come si intende imbonire l’Isola dell’Aleghero visto che la Legge Speciale per Venezia (LEGGE 16 aprile 1973, n. 171 – Interventi per la salvaguardia di Venezia), all’art. 3 lett. c) recita limitazioni fortissime sui lavori in Laguna e comunque l’esclusione di opere di imbonimento.
Chiedo che la prossima volta si parli di Mercato Ittico all’Aleghero, si inizi con il rispondere a questi 2 quesiti.
Per concludere: lo spostamento del Mercato Ittico è sempre stato oggetto delle campagne elettorali degli ultimi 20 anni, credo che, ad oggi, le associazioni di categoria e le cooperative della pesca, visto il modo in cui è stato gestito il tutto, non abbiano più quell’entusiasmo di un tempo nell’affrontare l’argomento.