Oggi, Sabato 24 settembre 2016, il Capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo, on. Elisabetta Gardini, ha organizzato un interessante evento dal titolo “COME CAMBIANO IL VENETO E L’EUROPA DOPO BREXIT“.
Sono presenti Consiglieri e Assessori Regionali, Sindaci e tanti altri amministratori del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna. Dalle ore 09,30 la prestigiosa sala del Russot Hotel, a Mestre, si riempie di contenuti, temi e domande che riguardano la politica socio-economica locale nei confronti del Veneto e nei confronti dell’Europa.
E’ un momento, non solo, di confronto politico ma anche di compagnia e amicizia, vista la presenza di numerosi amministratori locali da tutto il nord-est dell’Italia, in particolare il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e i consiglieri regionali, Massimiliano Barison e Massimo Giorgetti, e l’assessore regionale Elena Donazzan di Forza Italia.
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Alle ore 14.00, infine, Beniamino Boscolo Capon sarà tra i relatori alla tavola rotonda organizzata con gli amministratori locali, sul tema: “Economia veneta ed economia europea“. Forza Italia Chioggia ringrazia l’amica Elisabetta Gardini, per la stima e la fiducia che pone nei confronti degli amministratori e politici locali e si complimenta per l’organizzazione dell’iniziativa.
“Probabilmente il Veneto è una di quelle zone d’Italia in cui il sentimento anti-euro si fa più sentire, anche grazie agli slogan della Lega Nord che, proprio in Veneto, è il primo partito da diversi anni. Ora, anche se è vero che l’economia della “Locomotiva d’Italia” è in crisi, in realtà la moneta unica non dovrebbe avere una grande colpa, piuttosto si dovrebbero imputare gran parte delle colpe alle politiche dell’Europa, prima delle quali la mancata azione sull’aumento della qualità degli istituti di credito, vista una seria assenza nella vigilanza regolamentare.
Infatti, la moneta ha poco a che fare con i famosi mutui “sub-prime” delle banche americane Lehman Brothers del 2007 che hanno scatenato prima la crisi finanziaria che poi si è trasformata in una crisi economica reale: fallimenti aziendali, disoccupazione, inflazione e stretta creditizia. In questo contesto di difficoltà, l’Unione Europea (e ne è co-responsabile anche questi ultimi Governi Italiani – non eletti – Monti, Letta, Renzi…. e delle loro pesantissime tasse, l’incontrollato flusso di profughi e clandestini, sprechi, ecc… ecc..) ha certamente favorito le banche rispetto al settore produttivo.
Quante volte la crisi ha colpito l’Italia quando c’era la lira? E le politiche hanno sempre privilegiato gli investimenti per aumentare la produzione e l’occupazione, attribuendo alle insufficienze una compensazione con l’aumento di spesa pubblica. Quindi ci riprenderemo, ma quando?
Ma dall’Europa sono, anche, anni che arrivano in Italia, e quindi in Veneto, corposi finanziamenti pubblici. Si parla di miliardi di euro (2,6 per il periodo 2014-2020) con il POR (Programma Operativo Regionale) del Veneto, azioni per il rafforzo della coesione economica e sociale, eliminando le disparità regionali attraverso il sostegno allo sviluppo (FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), azioni per migliorare le possibilità di occupazione e di impiego (FSE – Fondo Sociale Europeo) azioni per lo sviluppo rurale sostenibile, settori agricolo e forestale (FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e azioni per l’applicazione della riforma della politica comune della pesca (FEP – Fondo Europeo per la Pesca).
E dal 2015, non solo Regione Veneto, ma anche Città Metropolitana di Venezia a beneficiare per i prossimi anni di finanziamenti per l’economia, l’ambiente e il sociale.
Quindi i soldi ci sono per riprendersi, basta richiederli nel modo e nei tempi giusti, facendo riferimento ai bandi messi a disposizione, ma soprattutto basta saperli spendere, in maniera intelligente e duratura, con l’utilità per i quali vengono concessi. Dobbiamo cercare di rimanere ottimisti!!!!”
Capogruppo consigliare
Comune di Chioggia .
Beniamino Boscolo Capon