Il gruppo di Forza Italia alla camera il 13 settembre ha presentato in aula una mozione per dire NO alla direttiva Bolkestein. Un no motivato con competenza e determinazione per difendere due categorie, quella del commercio ambulante e quella degli stabilimenti balneari, da una direttiva nata male, applicata peggio, e sottovalutata dall’Italia.
L’Italia paragonata agli altri paesi d’Europa, in questi due settori, con il ruolo del piccolo commercio di vicinato ambulante e la qualità e l’importanza della storia degli stabilimenti balneari, svilisce quel ruolo economico sociale che questi due attori hanno da protagonisti.
La mozione presentata sarà un’ottima occasione di confronto e di impegno politico di Forza Italia, dopo anni di battaglie soprattutto contro il Pd e il suo governo, e le altre forze politiche che non aiutano allo scopo.
Ecco la sintesi della video intervista della conferenza stampa dell’on. Renato Brunetta, e il gruppo, presentata alla camera con l’impegno del prossimo Governo di centro destra di stralciare dalla Direttiva Europea le due categorie in questione.
SINTESI MOZIONE DI FORZA ITALIA ALL’ESAME DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Il documento impegna il Governo ad adottare opportune iniziative in relazione all’applicazione della «direttiva Bolkestein», coinvolgendo in maniera determinante il piccolo commercio su aree pubbliche, nonché il settore delle imprese balneari.
Per effetto della Bolkestein:
il commercio ambulante deve affrontare una procedura di selezione pubblica per una breve durata delle autorizzazioni e il divieto del rinnovo automatico e di vantaggi al prestatore uscente;
il settore balneare vedrà il mancato rinnovo automatico delle concessioni senza diritto di insistenza.
Attraverso la mozione di Forza Italia si chiede l’esclusione dei due settori dall’applicazione, infatti, l’applicazione rimane confusa, ostacolando gli investimenti, programmati o già realizzati, e non tiene conto della realtà di crisi economica del settore, e non considerando che in alcuni casi si tratta di uno svolgimento di servizi.
Nonostante l’impegno e le continue sollecitazioni del Gruppo Forza Italia sul tema, il Governo continua ad essere sordo e a non comprendere appieno la forza di questo comparto di importanza cruciale per l’economia del nostro Paese, addirittura portando avanti una proposta di riordino delle concessioni demaniali marittime assolutamente dannosa per il futuro degli stabilimenti balneari italiani.
Si, pertanto, che il Governo prenda una posizione chiara in merito all’applicazione della Bolkestein per entrambi i settori, schierandosi dalla parte di chi ha investito la propria vita in attività che non possono essere messe a rischio a causa della superficialità e della confusione che caratterizzano il legislatore italiano.
Se guardiamo invece oltre i confini nazionali il quadro è molto diverso. Nei paesi Iberici, ad esempio, permane una concreta tutela per gli attuali concessionari balneari: dalla normativa spagnola ad esempio, varata con il consenso delle istituzioni europee e con la proroga delle concessioni trentennali in scadenza nel 2018, fino a 75 anni a decorrere da tale data, si coglie chiaramente la volontà del governo spagnolo di tutelare coloro che erano diventati concessionari con la “Ley de Costas” del 1988.