Serve una cultura più attenta al valore di ogni persona. E’ una battaglia di civiltà! Anche perchè pensare di scegliere un male minore, è comunque sempre scegliere un male!
Antefatto: con la promulgazione della Legge 219 del 22 dicembre del 2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” (una legge approvata in un contesto di notevole indifferenza), la legge cosiddetta sulle DAT, si apre all’eutanasia, ma, il 24 ottobre 2018 la Corte costituzionale emette l’ordinanza n. 207/2018 che chiede al Parlamento di modificarla entro il 24 settembre 2019.
Se entro tale data non avverranno modifiche legislative, la Corte costituzionale si riserva di modificare, parzialmente o totalmente, l’art. 580 del Codice penale (sostituendosi al parlamento).
Il tempo è poco, ma intanto si possono informare i parlamentari e chiedere di intervenire decisamente sulla legge 219/2017 eliminandone ogni aspetto contrario all’etica. Ecco quello che farò, io!
Intanto, facciamo nostro l’intervento su Vera Lex (Osservatorio sull’attività parlamentare), dell’amico Domenico Menorello, per un impegnato spunto di riflessione: “Ci sarà tempo per decodificare le matrici culturali dei provvedimenti della nuova maggioranza giallorossa. Per ora parlano le “omissioni”. Specie una, incredibile. Il prossimo 24 settembre la Corte costituzionale potrebbe tout court sostituirsi al Parlamento e legalizzare in Italia il suicidio assistito (alias: eutanasia). Lasciamo pure perdere, in questa sede, il merito e le ragioni per opporsi al radicale cambio di riferimenti antropologici e della direzione del Servizio Sanitario Nazionale. Ma ci si aspettava almeno una scontata difesa dell’esclusivo ruolo del Parlamento quando si tratta di legiferare. Soprattutto se di mezzo ci sono la vita, la morte e la sanità pubblica. Invece, nulla. A pochi giorni da un’udienza della Consulta che potrebbe sovvertire il ruolo del Legislatore in Italia, il discorso del premier Conte a Montecitorio per l’insediamento del nuovo Governo non dedica neppure una parola a questa imminente possibilità. Che la novella maggioranza preferisca farsi commissariare dagli amati giudici? D’altronde, nello stesso discorso, il Conte bis si impegna con forza a eliminare gli enti inutili. Che il 24 settembre si cominci da Camera e Senato?”