Era il lontano 1999, quando per caso ho incontrato alcune persone che mi volevano coinvolgere nell’ambito politico, di partito, in Forza Italia… io mi stavo per laureare! E quindi non avevo tanta voglia e tanto tempo per seguire cose nuove o avere altri impegni. Eppure accettai… dalla gavetta!
Penso che sia inutile trovare sempre problemi ad ogni opportunità che ti venga posta, meglio trovare qualche soluzione e organizzarsi, con le dovute riflessioni.
Da allora ho fatto un esperienza da giovane consigliere comunale di opposizione, assessore comunale, consigliere provinciale, candidato sindaco della mia Città, ma anche, da tre anni Direttore di una Scuola di Formazione Politica nel territorio della Città Metropolitana di Venezia, ed oggi il Coordinamento Regionale di Forza Italia del Veneto mi chiede e insiste che mi candidi al Consiglio Regionale del Veneto.
Intanto, per ora, posso solo ringraziare chi, attraverso i social oppure direttamente, mi ha rilasciato attestati di stima, amicizia e disponibilità nel caso in cui mi metta in lista per le elezioni regionali prossime di Maggio!!!
Qual è la cosa che sta funzionando con l’attuale amministrazione e una cosa che non va proprio?
“L’iniziativa che mi vede a fianco, seppur dall’opposizione in Consiglio comunale, è il recupero dell’area San Felice a Sottomarina e del suo storico Forte. Un bene demaniale, “Luogo del cuore” supervisionato da un serio comitato cittadino che fa il bene della Città: ambiente, cultura e turismo. Non posso che complimentarmi con il vicesindaco Veronese per il lavoro svolto fino ad ora insieme a tutti noi, e auspico che mantenga il tono e l’attenzione che finora ha dedicato al progetto di recupero. Mentre la cosa più grave di questa Amministrazione grillina e del sindaco in particolare è la gestione del personale e degli uffici, motore pulsante degli indirizzi della Politica: il personale non viene sostituito se va in pensione o chiede il trasferimento, c’è una geometria variabile nel premiare i funzionari con le posizioni organizzative, esiste uno scollamento tra ciò che gli uffici gestiscono e la politica (soprattutto lavori pubblici ed edilizia privata). Credo che la situazione sia sfuggita di mano e tra un anno e mezzo il nuovo sindaco che verrà eletto farà molta fatica e recuperare la situazione”.
Forza Italia sembra che viva un momento di “appannamento” a livello nazionale. C’è qualcosa che non ha funzionato?
“Abituati ad un partito al 30/35%, oggi si fa fatica ad accettare il 10/12%, ma con i suoi 26 anni di vita, rimane il più longevo partito della Seconda Repubblica. Però c’è da dire che nonostante l’“appannamento” gode della presenza di 6 presidenti di regione, eletti in Forza Italia negli ultimi 5 anni (Piemonte, Liguria, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) e di qualche centinaio di sindaci, questo ancora fa ben sperare. Poi, in Veneto, è tutta un’altra storia. Ogni realtà territoriale è diversa, il calo di consenso è stato costante negli anni e l’errore più grande è stato quello di non regionalizzare il partito attribuendo più autonomia decisionale: una sorta di Forza Italia federata. E, un altro aspetto, da non sottovalutare, è il rinnovo di leadership con la movimentazione democratica di scelta: si è smesso di organizzare i congressi, le primarie non si sono mai pensate, i responsabili e i candidati vengono scelti dai “baroni” e poi se ne vanno in altri “lidi” senza neanche salutare. Questa è stata la sciagura per Forza Italia”.
Cos’è la scuola di formazione politica in cui è impegnato?
“La “Scuola di Formazione Politica – Veneto 2020”, arrivata alla sua III edizione, è un mio progetto personale che ho deciso di organizzare per sostituirmi ai partiti che hanno smesso di formare e far crescere una nuova classe dirigente. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Il Circolo Veneto ho creato uno strumento aperto a tutti, nel quale non interessa l’opinione dell’allievo ma interessa di fornirgli le nozioni per conoscere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica. Dura 6 mesi, con frequenza mensile, nella sede più comoda tra Chioggia, Mestre e Jesolo, con le seguenti materie: comunicazione politica, bilanci, social network, finanziamenti, normativa e sevizi. E’ molto faticoso gestire tre corsi al mese, con oltre 100 allievi e un calendario di sedi e docenti, ma la soddisfazione è grandiosa, anche sotto il rapporto umano”.
La vedremo nuovamente concorrere per la poltrona di sindaco a Chioggia?
“Il candidato Sindaco deve essere proposto da una parte politica e accettato dagli alleati della coalizione. Quindi è difficile dire oggi chi sarà il candidato del centro-destra. Posso anticipare che Forza Italia sta lavorando per presentare una rosa di almeno due nomi ai futuri alleati e posso, inoltre, anticipare che il partito di Forza Italia mi ha proposto di essere candidato per la prossima competizione regionale. Dal canto mio, mi sono riservato di rispondere nei primi dieci giorni di febbraio, ma ammetto che in cuor mio ho già accettato, devo solo verificare alcune questioni”.
Luca Rapacciuolo