Ipab Chioggia: una lettera a tutela della salute. L’Amministrazione Comunale intervenga. Poca trasparenza finora…

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Dopo alcune segnalazioni da parte di operatori socio-sanitari dell’Ipab di Chioggia invio una lettera a Sindaco, Giunta e Consiglieri perchè ognuno raccolga le proprie informazioni in merito e l’Amministrazione Comunale possa intervenire a tutela della salute non solo di chi lavora o degli ospiti della residenza, ma anche nei confronti delle loro famiglie.

“Buonasera, invio la presente comunicazione per portarvi a conoscenza di notizie che ho ricevuto da parte di addetti ai lavori all’interno della Casa di Riposo “F.F. Casson” in particolare nella struttura “Il Girasole”, che mi spingono a segnalarvi per quanto mi è stato comunicato, il mancato rispetto del protocollo dell’Ulss 3 soprattutto nella dotazione dei dispositivi di protezione individuale dei singoli operatori all’interno della struttura a partire dal periodo di crisi sanitaria (o meglio gli occhiali di protezione sono arrivati la settimana scorsa e i copricamici solo un paio di giorni fa, dopo 50 giorni dall’inizio della crisi). Operatori che gradiscono l’anonimato (vista la loro posizione a tempo determinato e con timore di non rinnovo in caso di lamentele), e che nonostante le prime lamentele, a partire da fine febbraio, inizio della situazione legata al Covid19, solo negli ultimi giorni si sono visti dotare di tutti i dpi completi (a detta loro, anche se con qualche dubbio sulla idrorepellenza dei copricamici assegnati). E comunque le dotazioni non sempre sono sufficienti per un ricambio durante i turni. Questo per segnalare che i danni potevano essere più limitati e contenuti all’IPAB Chioggia e soprattutto bisogna prevenire future situazioni di contagio. Oltre alle protezioni degli operatori, non solo per la loro salute ma anche per non esserne elementi di contagio per gli ospiti, gli operatori lamentano che in questo periodo uno dei motivi di criticità è stata la gestione mista degli ospiti, e il non isolamento dei possibili contagiati, e con lo stesso personale (insufficiente) a contatto sia con gli ospiti contagiati e sia con gli altri e quindi possibili veicoli di contagio, oltre all’impossibilità di controllare gli ospiti che possono deambulare, e se positivi non essendo isolati, possono trasmettere contagio. E questa situazione continua a persistere. In conclusione, se tutte queste situazioni lamentate sono ancora in essere e non risolte, l’Amministrazione Comunale deve invitare la struttura ad adeguarsi e si chiede più trasparenza in queste situazioni e soprattutto maggior attenzione da parte di tutti, suggerisco per una maggiore tranquillità anche un ispezione alla struttura da parte degli enti competenti. Mando la presente a Sindaco, Giunta e Consiglieri perchè ognuno raccolga le proprie informazioni e, nel caso di conferme, l’Amministrazione si faccia protagonista nei diritti dei lavoratori, degli ospiti e delle famiglie della Struttura. In fede Beniamino Boscolo