Nella ricorrenza del centenario del Milite Ignoto, oggi il nostro pensiero deve essere rivolto a tutti coloro che con spirito di sacrificio (dal latino sacrificium, sacer facere, cioè “rendere sacro”) hanno perso la vita nel campo di battaglia, senza distinzione storica, cronologica o geografica, ma con un pensiero d’affetto a coloro che ci hanno fatto ereditare un’Italia libera, democratica e unita secondo i principi della nostra Costituzione.
Il 4 novembre non può essere solo la celebrazione di una vittoria o memoria dei Caduti, ma di una festa per le nostre Forze Armate, cioè la vicinanza del popolo italiano a coloro che come un padre di famiglia difende e protegge i propri figli, ai quali non spiega i problemi ma gliele risolve.
La Grande Guerra del 15-18, prima, e il secondo conflitto, poi, ci hanno divisi e uniti allo stesso tempo, facendoci trovare una società liberale e ricca di opportunità, con la conseguenza che oggi, la pace e la prosperità, sono le garanzie per le giovani generazioni.
panoramica piazza
panoramica piazza 2
inno nazionale
panoramica piazza 3
prima fila
corteo
Santa Messa ai caduti
dettaglio prima fila
deposizione corona
cerimoniere
panoramica laterale