Chioggia: 25 Aprile 2023 all’insegna dell’unità di tutti i cittadini sotto la Costituzione Italiana

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Carissimi concittadini e carissime concittadine,

al 78° Anniversario della Liberazione, per usare le parole del padre costituente Pietro Calamandrei, “…Il Popolo Italiano consacra la Costituzione alla memoria dei fratelli caduti per restituire all’Italia libertà e onore…” ci comunica che la pace di un popolo, la serenità di una comunità e il rispetto di tutte le libertà è una questione morale prima ancora che politica.

Proprio la bellezza e la concretezza dei contenuti della Costituzione ne è il prelibato frutto di tutti coloro che con esperienza umana, laica, partigiana o cristiana hanno portato avanti con impegno aperto, civile, collaborativo alla difesa e alla costruzione della democrazia e della libertà fino ad arrivare ai giorni nostri, oggi, ove ad episodi di violenza fisica, verbale, psicologica o materiale, mai e poi mai, deve trovare la nostra indifferenza e tanto meno le nostre più futili giustificazioni.

Permettetemi di salutare tutte le associazioni protagoniste alla memoria dei valori della Resistenza e anche tutte le forze politiche dell’arco costituzionale: eredità di questa straordinaria democrazia, con i propri difetti e i propri limiti, ma pur sempre risultato di sacrifici e conquiste civili e politico-sociali.

Il 25 Aprile, è la Festa della Liberazione dell’Italia dalla dittatura e dai totalitarismi nazifascisti, è festa di liberazione dalla guerra, è la festa di tutti, e come mi piace ripetere: quelle immorali e malsane idee di potenza, di superiorità etnica, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della Seconda guerra mondiale, lasciano oggi il posto a quell’idea di cooperazione, solidarietà, pace e libertà che si chiama Comunità Europea, l’idea di un Europa unita.

 

CA’ ZENNARE: Concludo questa mia allocuzione rendendo omaggio oggi a questo Cippo in ricordo di Vittorino Boscolo Fiore, Vittorio Chiozzotto e Giuseppe Campaner, aggiungendo che sia doveroso conservare in buono stato i luoghi cari alla nostra memoria perché rappresentano le nostre radici e la nostra storia… questo sacrificio, operato da un attivista del Gruppo Varisco, da uno studente universitario e da un bracciante agricolo, dovrà ritrovare il proprio simbolo in maniera più decorosa.

CAVANELLA:  Concludo questa mia allocuzione rendendo omaggio al Cippo a commemorazione dell’efferato eccidio della famiglia Baldin e Narciso Mantovan di cui la cittadinanza ne ricorda il sacrificio, e di cui i famigliari, ai quali va tutto il nostro affetto, possono essere orgogliosi di questa preziosa eredità a beneficio di tutti e del quale questa Amministrazione comunale, dopo troppi anni, ha voluto nell’ottobre scorso operare un’accurata pulizia dei marmi, delle scritte e del verde, ripristinando anche il cilindro di marmo che verteva in pessime condizioni.