Con sentimento di riconoscenza nei confronti del Comitato cittadino di Cavanella d’Adige, dell’Associazione Culturale Filistina e della Federazione delle Associazioni d’Arma ho partecipato a nome dell’Amministrazione comunale a questo che è considerato il “santuario” di uno dei più tragici ed efferati eccidi di matrice fascista, tra i più gravi ed odiosi avvenuti proprio perchè a guerra ormai terminata.

La cittadinanza, con la commemorazione a questo cippo, ricorda il sacrificio di molti come Mariano, Ennio, Ortensia e Narciso periti per salvare altre vite e per permettere di godere, oggi, della libertà: preziosa eredità, dalla quale si può senz’altro concordare con l’opinione di quanti ritengono che questi episodi, conclusi con qualche anno di carcere, non potranno mai trovare soddisfazione di giustizia.