Buon 25 Aprile! Buona Festa della Liberazione! W San Marco. Oggi, abbiamo partecipato alle consuete commemorazioni e manifestazioni di affetto ad un Italia democratica e libera. Proprio quella libertà che deve essere considerata come una questione morale prima ancora che politica e proprio la bellezza e la concretezza di questa libertà che è stata frutto di lotte ed estremi sacrifici per regalare l’Italia che oggi abbiamo.
Vale la pena ricordare che durante questa Amministazione comunale è stato finalmente installato un appendi fiori in Rivetta Merlin per Otilla Monti Pugno, è stato sistemato, pulito e riparato il Cippo di commemorazione dell’eccidio Baldin e Mantovan ed è stato restaurato il Cippo commemorativo di Ca’ Zennare: richieste inevase dalle precedenti amministrazioni.
Il 25 Aprile, è la Festa della Liberazione dell’Italia dalla dittatura e dai totalitarismi nazifascisti, è festa di liberazione dalla guerra, è la festa di tutti, e come mi piace ripetere: quelle immorali e malsane idee di potenza, di superiorità etnica, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della Seconda guerra mondiale, lasciano oggi il posto a quell’idea di cooperazione, solidarietà, pace e libertà che si chiama Comunità Europea, l’idea di un Europa unita.
Questa Amministrazione ha recentemente installato un decoroso sostegno per omaggi floreali per la storica figura di OTILLA MONTI PUGNO
A 79 anni dalla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista, va ricordato anche il ruolo di Otilla Monti Pugno, volto partigiano al femminile della Resistenza chioggiotta. Proprio 9 anni fa, qui, l’Amministrazione comunale scopriva questa targa posta sull’edificio di rivetta Merlin dove Otilla ospitava il comitato partigiano locale e da quel giorno ogni 25 Aprile si appoggiava per terra l’omaggio floreale, ma da quest’anno non sarà più cosi. La figura di Otilla va ricordata con tutti gli onori perchè con lei si è iniziato a scrivere la storia della Resistenza chioggiotta al femminile, preludio di partecipazioni spontanee e organizzate. Ricordando Ottilla, ricordiamo tutte le donne della Resistenza.
Questa Amministrazione l’anno scorso ha sistemato il Cippo di CAVANELLA D’ADIGE
Ogni anno, il 25 Aprile l’Amministrazione comunale si ritrova con i cittadini a rendere omaggio con la difficoltà di trovare le parole più significative, più vere, e meno scontate, per esprimere il dolore e lo sgomento che chiunque prova davanti ad una tale atrocità. Eppure, oggi, nella quiete delle nostre strade e nella serenità dei nostri cuori, ieri, si consumava un orrore inimmaginabile. Persone innocenti sono stati strappati via dalla vita, dalla loro vita, in un istante di follia e violenza inaudita. Rendiamo omaggio al Cippo a commemorazione dell’efferato eccidio della famiglia Baldin e Narciso Mantovan di cui la cittadinanza ne ricorda il sacrificio, e di cui i famigliari, ai quali va tutto il nostro affetto, possono essere orgogliosi di questa preziosa eredità a beneficio di tutti e del quale questa Amministrazione comunale, dopo troppi anni, ha voluto operare un’accurata pulizia dei marmi, delle scritte e del verde, ripristinando anche il cilindro di marmo che verteva in pessime condizioni.
Questa Amministrazione, a Febbraio di quest’anno, ha restaurato il Cippo di CA’ ZENNARE a confine tra CA’ BIANCA e CORREZZOLA
Oggi, giornata di festa, giornata di commemorazioni, ci ritroviamo qui, nel cuore delle nostre campagne, per fare memoria di quello che ha scosso le fondamenta della nostra comunità. Oggi, in questo luogo sacro di memoria e riflessione, vogliamo onorare la memoria di coloro che sono stati vittime di questa terribile tragedia e anche se non abbiamo conosciuto i loro volti e la loro personalità, continueranno comunque a vivere nei nostri cuori per trasformare il dolore del passato in una speranza per il futuro. Rendiamo omaggio oggi a questo Cippo in ricordo di Vittorino Boscolo Fiore, Vittorio Chiozzotto e Giuseppe Campaner, aggiungendo che sia doveroso conservare in buono stato i luoghi cari alla nostra memoria perché rappresentano le nostre radici e la nostra storia… questo sacrificio, operato da un attivista del Gruppo Varisco, da uno studente universitario e da un bracciante agricolo, dovrà ritrovare il proprio simbolo in maniera più decorosa.