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V° lezione della Scuola Politica: lunedi 03 Aprile: “Etica ed estetica della politica”
Nella “prima Repubblica”, partiti, movimenti, sindacati e associazioni avevano una importante matrice ideologica e di conseguenza una forte caratteristica culturale: un valore formativo costruito attorno ad alcune persone di spicco che sopravviveva ai loro leaders.
Così, la cultura diventava il vero perimetro di scontro politico e la politica vedeva alzare il proprio livello di dibattito e dialettica segnando una evidente linea di demarcazione su quale Stato, su quale tipo di società, su quale modello di famiglia, la politica poteva ambire: “Falce e Martello”,“Vangelo Socialista”, “Scudo Crociato”, “Destra Italiana”,”Radicali”, ecc… ecc… (Ognuno aveva il proprio modello da comunicare).
La cosiddetta “seconda Repubblica” vede, invece, i nuovi leaders politici dettare gli indirizzi della politica, individuando una scala di grigi che confonde elettori, ed eletti: cambia il modo di comunicare, cambiano gli strumenti, cambia l’Europa, “cambiano” le generazioni, ma manca una formazione di aggiornamento e una radice culturale.
Alla luce di questa fotografia è legittimo chiedersi in questa V° lezione cosa vuol dire Buona Politica e BuonGoverno. Vi aspetto lunedi 6 Aprile on line.