Carissimi concittadini e carissime concittadine,
al 78° Anniversario della Liberazione, per usare le parole del padre costituente Pietro Calamandrei, “…Il Popolo Italiano consacra la Costituzione alla memoria dei fratelli caduti per restituire all’Italia libertà e onore…” ci comunica che la pace di un popolo, la serenità di una comunità e il rispetto di tutte le libertà è una questione morale prima ancora che politica.
Proprio la bellezza e la concretezza dei contenuti della Costituzione ne è il prelibato frutto di tutti coloro che con esperienza umana, laica, partigiana o cristiana hanno portato avanti con impegno aperto, civile, collaborativo alla difesa e alla costruzione della democrazia e della libertà fino ad arrivare ai giorni nostri, oggi, ove ad episodi di violenza fisica, verbale, psicologica o materiale, mai e poi mai, deve trovare la nostra indifferenza e tanto meno le nostre più futili giustificazioni.
Permettetemi di salutare tutte le associazioni protagoniste alla memoria dei valori della Resistenza e anche tutte le forze politiche dell’arco costituzionale: eredità di questa straordinaria democrazia, con i propri difetti e i propri limiti, ma pur sempre risultato di sacrifici e conquiste civili e politico-sociali.
Il 25 Aprile, è la Festa della Liberazione dell’Italia dalla dittatura e dai totalitarismi nazifascisti, è festa di liberazione dalla guerra, è la festa di tutti, e come mi piace ripetere: quelle immorali e malsane idee di potenza, di superiorità etnica, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della Seconda guerra mondiale, lasciano oggi il posto a quell’idea di cooperazione, solidarietà, pace e libertà che si chiama Comunità Europea, l’idea di un Europa unita.