Palazzo Ravagnan, custode dell’evento dei 45 anni del CORO POPOLARE CHIOGGIOTTO, oggi si è animato per raccontare la loro storia: no una nostalgia ma una memoria di quello che rappresenta oggi.
Una mostra che non è solo un tributo artistico, ma una vera e propria celebrazione della memoria collettiva, di quasi mezzo secolo di cultura, canti e storia.
Questa storica istituzione, nata dal cuore pulsante della comunità, ha saputo raccogliere e diffondere, negli anni, le sonorità della vita quotidiana di Chioggia, dei suoi pescatori, delle sue donne di calle e della propria tradizione: storie, gioie e pene della gente di mare.
La mostra, inaugurata alle 10 di questa mattina, si configura come un viaggio attraverso il tempo. Le sale del Palazzo Ravagnan sono adornate da fotografie in bianco e nero che rievocano i momenti più intensi delle esibizioni del coro, manifesti che testimoniano l’evoluzione della sua attività e oggetti che rimandano alla tradizione peschereccia della città. Reti consunte dal mare, vele sbiadite dal sole e dall’acqua salmastra, simboli di una vita laboriosa e di un legame indissolubile con il mare, accompagnano il visitatore in un percorso di riscoperta della propria identità.
L’ingresso libero alla mostra fino al 13 ottobre offre un’opportunità imperdibile per la cittadinanza e i visitatori di rivivere quei preziosi frammenti di storia locale, di assaporare nuovamente l’anima autentica di Chioggia. È un invito a riappropriarsi di un’eredità culturale che, pur radicata nel passato, continua a vivere nel presente, pronta a essere tramandata alle future generazioni.
Foto: il presidente del Consiglio del Comune di Chioggia con Antonio De Ambrosi (anni 93) componente nel Coro Popolare Chioggiotto già nel 1979, anno di fondazione del coro.
Voce di Rovigo, 27.08.2024
a cura di Marco Biolcati