L’immagine prende ispirazione dal titolo dell’articolo “Cane non mangia Cane”, apparsa nel blog di Chioggia Azzurra, da parte di “Giuseppe Penzo – un cittadino indignato”.
Un po’ di storia
Tutto partì, nell’ottobre del ’95, con la delibera della giunta Todaro (n.1576) per costituire una società mista pubblico-privata: la Porto San Felice spa e nel novembre del ’97 (n.683), quando, la giunta Todaro adottò il PUA, quale strumento urbanistico di attuazione dell’area San Felice.
Ma nel frattempo, Todaro perde le elezioni a favore del nuovo Sindaco Fortunato Guarnieri, mentre nell’Aprile del ’98, la società Porto San Felice spa ottiene un finanziamento europeo di ben 2 ,3 miliardi di lire. Nel luglio del ’98, intanto, con delibera di giunta (n.106) il PUA è tutto rinviato e, un anno dopo, provvede alla redazione di una nuovo strumento urbanistico (DG 298) e all’annullamento della delibera che costituiva la società (DG 299), mentre la Regione Veneto, nel frattempo aveva revocato il finanziamento (DGR 141).
Inizia,dal 2000 al 2010 per la Società San Felice spa, il calvario giuridico-amministrativo, fatto di varie sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, che hanno sempre visto la società vincente, ma senza che nessun Sindaco Pro-tempore, o Commissario, abbia mai seriamente affrontato l’ipotesi di un accordo con la Società stessa, o abbia dato esecuzione alle sentenze. Al che la società ha dovuto nuovamente rivolgersi ai giudici per far venire un Commissario ad Acta, ed il resto è attualità….
La vicenda oggi
Questo risarcimento provoca per le casse comunali un “debito fuori bilancio”, cioè una spesa da corrispondere non prevista, che ha comportato inizialmente un aumento di tasse virtiginose e comporterà seri problemi alla tenuta di bilancio, anche perchè 1,8 MLN di euro approvati nel consiglio del 30 giugno 2012, sono solo un “acconto” dei circa 3,8 complessivi che la Società si aspetta. (basta leggersi le sentenze del Consiglio di Stato, al link: https://www.beniaminoboscolo.it/2011/09/sentenza-del-24-maggio-2011-sulla-darsena-san-felice/).
Ma il Comune, oggi, per come è stata gestita la vicenda, è entrato in una via a senso unico nella quale non può fare marcia indietro: DEVE PAGARE. Ma chi è il Comune?… se non la collettività quando bisogna pagare, ovvero il sindaco, la sua giunta e i consiglieri di maggioranza: quando c’è da comandare, da decidere o da? ….mettiamoci d’accordo “un onta, na ponta”.
E come mi sono permesso di dirlo personalmente agli interessati, stigmatizzo, tutti gli apprezzamenti fatti dall’opposizione al consigliere Guarnieri (Donin e Penzo), durante quella seduta in consiglio comunale, nella quale ha esposto una memoria difensiva per concludere che non c’è responsabilità alcuna. Anche perchè se fosse così la Società San Felice spa avrebbe perso più di qualche grado di giudizio. Invece, il decano Guarnieri, ha saputo, con 50 minuti di intervento, distogliere l’obiettivo politico vero, in consiglio comunale: chi deve pagare per questo sbaglio! Ci torneremo, in consiglio sull’argomento, ma intanto Chapeau.
Le Sentenze del Consiglio di Stato
“Sulla scorta di quanto dedotto in precedenza, deve affermarsi la responsabilità piena del Comune in relazione alla perdita del finanziamento comunitario, derivato dall’attività illegittima. In merito all’ulteriore danno per mancata disponibilità di capitali….danno subito in relazione alle immobilizzazioni di capitale sociale, trattandosi di fattispecie sicuramente lesiva…. In merito poi all’ulteriore danno per lucro cessante…. probabile utile di gestione… a causa dell’illegittima azione del Comune.” (30 Agosto 2011 – Consiglio di Stato n. 04866/2011 REG.PROV.COLL. e n. 10020/2010 REG.RIC.).
“Che nella riunione del consiglio comunale n.106 del 27/07/1998 l’approvazione del piano subiva un rinvio in considerazione che l’attuale Amministrazione intende affrontare la questione in modo diverso dalla precedente…. La Regione, quindi, riscontra la mancata realizzazione delle opere convenute, adottava il provvedimento 10/11/98 n. 141 con cui disponeva la revoca del contributo comunitario….che a fronte dell’immobilismo dell’Amministrazione comunale…. tutti questi atti, unitamente al diniego di approvazione del PPE precedentemente adottato dal Comune e alla revoca della proposta di costituzione della società…sia in quanto illegittimi sia come fatti produttivi di danno quantificato in complessivi 3,48 miliardi di lire.”( 5 marzo 2010 – Consiglio di Stato n.01272/2010 REG.DEC., n.06512/2000 REG.RIC: e n.07212/2000 REG.RIC.).
E domani accadrà…
Dire cosa accadrà domani, è roba da previsioni del tempo, o almanacco del giorno dopo. I cittadini però se lo chiedono, ce lo chiedono! Una seria riflessione va fatta. Visto proprio la relazione fornita da Guanieri, come memorie difensive, rispetto le responsabilità che a suo avviso non ci sono, e a molti ha dato molto fastidio visto le sentenze ultime del Consiglio di stato, ultimo grado di giudizio (Per chi vuole leggere l’intervento di Guarnieri lo allego qui in calce).
Innanzitutto, se siamo arrivati a questo senso unico lo si deve a chi faceva parte della prima amministrazione Guarnieri e che sono ancor oggi seduti negli scranni comunali o dei partiti locali: passando di partito in partito, da maggioranza ad opposizione, ecc… ecc… Parlo di Fortunato Guarnieri, Mauro Bisto, Gianni Grasso, Renzo Ranzato, Riccardo Rossi, ecc…. ecc… La Giunta Romano Tiozzo, prima, e la Giunta Casson, oggi, infatti, a mio avviso non ha approfondito la questione della transazione e non approfondirà il rivalersi sugli amministratori responsabili direttamente, magari mettendo al vaglio della Corte dei Conti l’accertamento delle responsabilità o di qualche altro organo competente, perchè vorrebbe dire andare a casa prematuramente, anche se per Romano Tiozzo è successo comunque. Da questo punto di partenza politico, e da queste informazioni, i cittadini potrebbero sostenere di più le discussioni in consiglio comunale (con la presenza), o direttamente con i consiglieri o assessori attuali, oltre che in piazza o sul web, visto che i 24 consiglieri, appartenenti a 8 partiti, tra maggioranza e opposizione rappresentano tutta la Città. Il popolo di Chioggia si aspetta giustizia, che non può essere quella di vedersi aumentate solo le tasse. Pantalon è innocente, e non deve risarcire il debito nei confronti della Darsena San Felice.
Scarica l’intervento dell’ex Sindaco Fortunato Guarnieri:
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