Mercoledì 5 giugno, una delegazione di assessori e consiglieri provinciali hanno partecipato all’udienza svoltasi in piazza San Pietro a Roma con il Santo Padre papa Francesco, assieme ai lavoratori delle aziende in crisi del territorio provinciale ( Ditec di Quarto d’Altino, la Transuni, la Mazzonetto di San Donà di Piave, la Fitec di Maerne, la Navalmeccanica di Mira, la Vynils di Marghera).
Assieme ai lavoratori erano presenti il vice presidente della Provincia Mario Dalla Tor, gli assessori al lavoro Paolino D’Anna, alle attività produttive Lucio Gianni, alla viabilità Emanuele Prataviera, la presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello, con i consiglieri Roberto Dal Cin, Diego Cagnato, Beniamino Boscolo Capon e Claudio Bullo e i sindaci di Marcon e Quarto d’Altino.
Al termine dell’udienza generale, una delegazione di lavoratori e della provincia di Venezia, ha consegnato al patriarca di Venezia Francesco Moraglia alcune richieste affinché le presentasse in udienza privata al Santo Padre.
La comitiva, partita in autobus da Quarto D’Altino alle 23.30 del giorno precedente, è arrivata alle 22.00 del giorno successivo, quasi 24 ore insieme. Stanchi, ma un po’ più sereni con l’esempio di dolcezza che il carisma del Santo Padre Francesco è riuscito a trasmettere nel suo breve discorso, sintetico e pratico, ma con delle testimonianze che ci riguardano tutti (“lo spreco di cibo a casa è come il furto alla mensa dei poveri”, oppure, “l’ipocrisia è il linguaggio dei corrotti”, e ancora, “non può essere normale la notizia della morte di un uomo o una donna, ma invece fa scandalo e allarme, il calo degli indici di borsa”, ed infine, “la logica del profitto non deve venire prima della persona”).