Prima commissione e ripercussioni del decreto che svincola dal “Patto” i debiti della Provincia di Venezia

Home  »  Att. Istituz. Ve  »  Prima commissione e ripercussioni del decreto che svincola dal “Patto” i debiti della Provincia di Venezia

sentenza tribunale per recuperare i crediti dallo statoLunedì 1 luglio si è riunita a Ca’ Corner la prima  commissione provinciale (Affari istituzionali e generali, Bilancio, Finanze) convocata dal presidente, il consigliere Beniamino Boscolo Capon per l’analisi delle ripercussioni dell’applicazione della legge numero 64 del 6 giugno 2013 di conversione, con modificazioni, del decreto legge numero 35 dell’8 aprile 2013 sulle “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali nonché in materia di versamento dei tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria”.

 Ha partecipato ai lavori anche l’assessore provinciale al Bilancio Pierangelo Del Zotto, con il dirigente provinciale del servizio finanziario Matteo Todesco il quale ha illustrato le conseguenze della legge che attribuisce agli Enti locali un importo di 5 miliardi di euro per il 2013 per pagare i debiti sostenuti per spese di investimento.  Alla Provincia di Venezia di questi 5 miliardi di euro, ne arriveranno solo circa 8,3 milioni. In sede di commissione vengono analizzati i riflessi tecnici burocratici.

 L’assessore provinciale al Bilancio Pierangelo Del Zotto ha dichiarato «Apprezzo il senso della manovra che ha inteso dotare le Province italiane di 1 miliardo di euro per il 2013 e di  altrettanti per il 2014 al fine di pagare debiti contratti per investimenti, che per noi si traducono in circa 8 milioni di euro per ciascun anno. Ricordo anche che se la Provincia di Venezia non fosse costretta dagli angusti paletti del Patto di Stabilità, con il denaro attualmente in Cassa (circa 50 milioni), potrebbe pagare immediatamente tutti debiti in essere per spese di investimento (ad oggi pari a 48 milioni di euro) dando così una iniezione determinante all’economia del territorio veneziano. Ciò dimostra, una volta ancora, come la parte virtuosa del paese soffra della “sindrome della media”, e che quindi debba fare i conti e finanziare quella parte che virtuosa purtroppo continua a non esserlo».

 In chiusura dei lavori il presidente Beniamino Boscolo Capon ha dichiarato: «Al 31 dicembre 2012 i debiti della Provincia ammontano a circa 61 milioni di euro in conto capitale. Di questi, quest’anno ne può pagare 32 milioni di cui circa 23,8 già previsti per le opere pubbliche e circa 8,3 euro liberati dal vincolo del patto di stabilità grazie a questa legge. In effetti abbiamo un dimezzamento dei debiti al 31 dicembre 2012. La Provincia di Venezia nel corso del 2013 farà nuove opere che saranno finanziate con proventi derivanti dalla vendita della azioni Save e di altri immobili, per circa 10 milioni di euro: 5 per la viabilità e 5 per l’edilizia scolastica».