Ieri a Ca’ Corner, sede della Provincia di Venezia, ha avuto luogo la seduta della prima commissione consiliare (Affari istituzionali e generali, rapporto con gli enti locali e Regioni, associazioni istituzionali) presieduta dal consigliere Beniamino Boscolo Capon, sulla proposta di legge dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) “Disposizioni urgenti in materia di istituzione delle città metropolitane, composizione del Consiglio metropolitano e modalità di elezione del sindaco e del Consiglio metropolitano”.
Era presente il direttore generale Giuseppe Panassidi, che ha tracciato un quadro della situazione ad oggi, e illustrato il percorso normativo che riguarda il futuro delle Province e la nascita delle città metropolitane, con l’esame delle ultime proposte dell’Upi (Unione delle Province italiane).
Direttore Panassidi: «La situazione resta attualmente non definita. Il 2 luglio è una data importante, perché è prevista la pronuncia della Corte costituzionale sulla legittimità delle norme di riordino delle Province. E’ difficile dire ciò che succederà, ma di fatto da oggi bisognerà distinguere tra riordino delle Province e istituzione delle Città metropolitane, finora oggetto della medesima proposta di riforma. Per il riordino delle Province è stata intrapresa finalmente la strada della riforma Costituzionale, con una commissione di esperti costituzionalisti nominati lo scorso 6 giugno, con tempi previsti di 18 mesi di lavoro, – si andrà dunque ad ottobre 2014, salvo poi la possibilità di un referendum. Infine c’è la previsione di commissariare le 64 Province in scadenza di mandato, che si andrebbero ad aggiungere alle 23 già commissariate. Per l’istituzione delle Città metropolitane ci sono alcune proposte sia dell’Unione delle Province che dell’associazione dei Comuni. Al momento la data è quella del 31 dicembre, quando decadrebbe la Provincia. Nella fase di approvazione del nuovo statuto il governo della città metropolitana, secondo la proposta dell’Anci, sarebbe in capo al sindaco del comune capoluogo. L’Upi a sua volta vuole presentare una proposta di riforma costituzionale, sostenendo con forza a livello nazionale il peso e l‘utilità dell’ente provinciale, che non può essere soppresso. Molte le aree grigie che dovranno essere chiarite, dalle modalità di elezione del sindaco metropolitano, il numero dei consiglieri, che nella proposta Anci salirebbe a 18, il passaggio del patrimonio e la questione delle risorse».
La Presidente Francesca Zaccariotto, che è stata invitata dalla Commissione a partecipare alla prossima seduta relazionerà su quanto emerso durante il convegno in Regione Emilia Romagna di metà giugno.
3 questioni da redimere, prima:
1) L’importanza delle funzioni che la Regione Veneto assegnerà alla Città Metropolitana, oltre a quelle decise dallo Stato.
2) Definizione del perimetro, se Pa-Tre-Ve o coincidente Provincia di Venezia (o una via di mezzo?)
3) Sistema elettorale e Statuto.