Imu-Tasi, una proposta a norma di legge: equiparare a prima casa, l’alloggio in comodato ai figli!

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Oggi, è tutto collegato. Ecco perchè le scelte di un Amministrazione comunale possono semplificare o complicare la vita ai cittadini. Il decreto Salva-Roma, a suo tempo, aveva dato il via libera ai Comuni di procedere all’aumento della Tasi, e a prevedere detrazioni “o altre misure”, con effetti equivalenti a quelli sull’IMU.  Da qui la necessità delle detrazioni per le fasce a reddito più basso da applicare alla nuova tassa sui servizi indivisibili. E la Tasi godrà di un’aliquota agevolata nel caso di abitazione principale. Ma tutto ciò deve essere naturalmente previsto nel regolamento del Comune di appartenenza.

Nello specifico, la normativa dice che ai fini degli sconti dell’imposta sugli immobili sono assimilate all’abitazione principale le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta (genitori-figli) e utilizzate come abitazione principale (per abitazione principale si intende la residenza anagrafica ed effettiva dimora): quindi può essere previsto, nel caso in cui l’Amministrazione comunale lo recepisca nel proprio regolamento.

L’ultima parola spetta, infatti, ai Sindaci, che si devono muovere nell’ambito della normativa nazionale, ma possono stabilire autonomamente i criteri e le modalità di applicazione dell’agevolazione (Ad esempio, possono rendere più restrittivi i requisiti per la concessione dell’agevolazione, stabilendo una soglia ISEE al di sopra della quale venga escluso l’accesso agli sconti).

Il Comune di Chioggia, visto il protrarsi della crisi economica e il gran numero di cittadini che hanno bisogno di una casa, potrebbe tener conto che oggi, più di ieri, esiste la necessità di fornire semplificazioni alle famiglie e di concedere a chi vive in appartamenti dei loro genitori, in comodato d’uso gratuito, e con un reddito modesto, la modifica a  prima casa (come la legge vorrebbe: decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47 – legge di conversione 23 maggio 2014, n. 80), dando la possibilità di risparmiare sulle esose tasse richieste.

Nel regolamento comunale dell’IMU, infatti, approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 60 del 27 giugno 2014, non è inserita fra le abitazioni principali le unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito dal soggetto passivo dell‘imposta ai parenti in linea diretta entro il primo grado .

ESTRATTO DI LEGGE (assimilazioni) – estratto da Testo del  (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 73 del 28 marzo 2014), coordinato con la , recante: “Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015.“) recita:

 “I comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unita’ immobiliare posseduta a titolo di proprieta’ o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, nonche’ l’unita’ immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, prevedendo che l’agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500 oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui. In caso di piu’ unita’ immobiliari, la predetta agevolazione puo’ essere applicata ad una sola unita’ immobiliare.”

IDEA DI MODIFICA AL REGOLAMENTO IMU:

Aggiungere all’art . 9 del Regolamento dell IMU  la lettera c):” l’unita’ immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, prevedendo che l’agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500 oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui. In caso di piu’ unita’ immobiliari, la predetta agevolazione puo’ essere applicata ad una sola unita’ immobiliare”.

Questo è quanto proporrò nel prossimo consiglio comunale, in un interrogazione protocollata oggi!