A partire dal 19 maggio mancheranno 156 giorni all’appuntamento referendario del 22 ottobre. Tra 22 settimane e 2 giorni il popolo veneto sarà chiamato ad esprimersi sull’autonomia del Veneto, e anche se, ai più, il risultato potrebbe sembrare scontato, l’occasione di capire quali siano i punti di forza e quali quelli di criticità, potrebbe creare un pubblico dibattito di alto profilo offrendo l’occasione ai partecipanti di poter dire la propria e comprendere meglio le ragioni del proprio sentimento di autonomia. Che tipo di autonomia vogliamo? Quale autonomia potrebbe concedere il Governo?
Potremmo tranquillamente pensare che il VENETO, più che una regione è un popolo! Considerato “il meridione del nord” nel periodo successivo al dopoguerra ha avuto l’opportunità e la possibilità di diventare la “locomotiva d’Italia” nel periodo successivo agli anni del “miracolo economico italiano” coltivando l’idea che quello che ha fatto grande il popolo veneto, ancor prima della loro laboriosità, dell’ingegno e dello spirito d’impresa, sono stati i valori fondamentali della famiglia, della fede e del territorio, che hanno contribuito al sistema di lavoro che ancor oggi regge nonostante la crisi.
Negli anni, quindi, si parla di una crescita economica territoriale che ha visto una graduale crescita sociale con una nuova esigenza di autonomia sempre più insistente: il cuneo fiscale e la riduzione di trasferimenti dallo Stato ne sono tra le principali cause, aggiungendo anche la disparità di trattamento tra il Veneto e le privilegiate confinanti regioni a statuto speciale (Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia).
Questi ed altri argomenti saranno i contenuti della prossima lezione della Scuola di Formazione Politica organizzata da Il Circolo Veneto che si terrà Venerdì 19 maggio, alle 20, al Novotel (uscita Castellana della tangenziale), dal titolo: “QUALE AUTONOMIA PER IL VENETO?“
Dopo l’introduzione del presidente Cesare CAMPA interverranno per l’occasione:
– Alberto CESTARI, del Centro Studio Sintesi della Cgia;
– Carlo Alberto TESSERIN, primo procuratore di San Marco;
– Fabiano BARBISAN, consigliere regionale della Lista Zaia.
– Bruno BERNARDI, Università di Venezia
Vi aspettiamo!