A seguito, dell’alluvione del 2010, che ha drammaticamente interessato il nostro territorio veneto, la Regione ha implementato i cantieri per la difesa idraulica del Veneto, anche con un impegno finanziario consistente, non solo con grandi opere strutturali ma anche con azioni sistematiche e diffuse sul territorio. Inoltre, Il 4 novembre 2016 la Regione del Veneto, in occasione della ricorrenza dei 50 anni della tragica alluvione del ’66, aveva messo a punto, con l’Università di Padova, un piano di opere necessarie per la messa in sicurezza del nostro territorio fissando delle priorità con i comuni.
Visto che la località di Punta Gorzone, all’interno del Comune di Chioggia (Ve), è ubicata tra i fiumi Gorzone e Brenta, con circa 60 abitazioni, e vi si può accedere da un’unica arteria arginale di ridotte dimensioni, essendo una località in un territorio soggetto da fenomeni di subsidenza, e soprattuto esondazioni, ha la necessità di interventi strutturali, a quanto risulta non presenti nei programmi regionali.
Va ricordato che l’intera area è stata vittima di episodi drammatici, in particolare, l’ultimo del 4 febbraio 2014 in cui l’acqua alta eccezionale e le condizioni atmosferiche avverse hanno creato le condizioni affinché l’intera Punta Gorzone, con tutte le sue abitazioni, fosse completamente allagata, sotto mezzo metro d’acqua, con ingenti danni economici e patrimoniali per gli abitanti della zona e l’Amministrazione Comunale aveva anche intimato lo sgombero tramite ordinanza da parte dell’Amministrazione comunale.
Il sottoscritto è stato interpellato da alcuni residenti per impegnare l’Amministrazione comunale, visto che negli ultimi due anni non hanno avuto risposta concreta da nessuno, nè da chi è in comune e neppure da chi è in regione.
L’obiettivo dell’ordine del giorno è quello di mettere in contatto Comune e Regione per almeno progettare interventi di messa in sicurezza e aspettare di cogliere l’occasione di sfruttare finanziamenti, avendo però una progettazione pronta.
Ordine del giorno – Allegato:
Ordine del Giorno: LOCALITA’ DI “PUNTA GORZONE” NEL COMUNE DI CHIOGGIA. INTERVENIRE PER SISTEMARE L’AREA
Il sottoscritto Consigliere Comunale
PREMESSO CHE
In occasione del 50.mo anniversario dell’alluvione del 4 novembre 1966, lo scorso anno, la Regione del Veneto aveva messo a punto, con l’Università di Padova, un piano di opere necessarie per la messa in sicurezza del nostro territorio fissando delle priorità con i comuni.
Dopo l’alluvione del 2010 sono stati quasi mille i cantieri per la difesa idraulica del Veneto, per un impegno finanziario che sfiora il miliardo di euro. Senza tanti proclami, ma in termini di estrema concretezza, la Regione è stata in grado di mettere in piedi non solo grandi opere strutturali ma un’azione sistematica e diffusa sul territorio. E a distanza di sei anni possiamo parlare di un Veneto più sicuro.
CONSTATATO CHE
la località di Punta Gorzone, all’interno del Comune di Chioggia (Ve), è ubicata tra i fiumi Gorzone e Brenta, con circa 60 abitazioni, e vi si può accedere da un’unica arteria arginale di ridotte dimensioni.
Nel corso della storia i fenomeni di subsidenza ai quali il territorio circostante è stato, ed è , soggetto, e la mancanza di interventi strutturali, lamentati da tempo, ha portato l’intera area ad episodi drammatici, in particolare, l’ultimo episodio del 4 febbraio 2014 in cui l’acqua alta eccezionale e le condizioni atmosferiche avverse hanno creato le condizioni affinché l’intera Punta Gorzone, con tutte le sue abitazioni, fosse completamente allagata, sotto mezzo metro d’acqua, con ingenti danni economici e patrimoniali per gli abitanti della zona e l’Amministrazione Comunale aveva anche intimato lo sgombero tramite ordinanza da parte dell’Amministrazione comunale.
IMPEGNA
il Sindaco o suo delegato ad intervenire presso la Giunta Regionale del Veneto al fine di collaborare concretamente per progettare interventi di messa in sicurezza per la zona di Punta Gorzone, finanziabili o co-finanziabili dalla Regione stessa.
Chioggia, 04 Gennaio 2018
Il Capogruppo di Forza Italia
Beniamino Boscolo Capon