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Basta commercio abusivo in spiaggia: Multare subito i clienti e sequestrare la merce!
E’ arrivata l’estate, e dopo il periodo di lockdown, hanno riaperto i negozi di vicinato, le attività commerciali in genere, ha ripreso anche il mercato ambulante del “zioba” in centro storico e ormai tutte le altre attività. Ovviamente hanno riaperto con tutte le prescrizioni del distanziamento sociale e la sanificazione e con un bilancio aggravato da costi maggiori, meno clienti, conti in rosso e lavoratori ancora sospesi dal lavoro. La situazione è ancora drammatica.
Hanno riaperto anche le spiagge, e con loro ha riaperto anche “il mercatino abusivo della battigia”…. quello che non paga tasse, non si cura della sanificazione, non controlla il distanziamento sociale, è gestito dalla criminalità organizzata e fa concorrenza sleale a tutti gli altri.
L’Amministrazione pentastellata di Chioggia se ne è accorta? Evidentemente no! Visto che è molto più attenta a multare gli ambulanti o i commercianti in Centro Storico, o a mettere multe alle auto, a vessare i turisti con la tassa di soggiorno, a far uscire ordinanze balneari in ritardo oppure a fare ordinanze free smoke senza condividerle con nessuno… ecc… ecc..
Eppure dalle segnalazioni pervenute (le foto sono di questi giorni) l’abusivismo in spiaggia dilaga: no controlli, no multe, no discussioni!!!
Non è bastato ai poveri commercianti il danno economico del Covid, il rischio di sanzioni per essere perfettamente in regola (altro costo), ci mancava il permissivismo dell’Amministrazione nei confronti della concorrenza sleale di questo commercio illegale e abusivo nella battigia di Sottomarina.
Già Forza Italia era intervenuta ad inizio mandato (clicca il link), anche il gruppo consigliare azzurro ogni anno ha ripetutamente fatto interventi per sollecitare azioni di contrasto a questa illegalità diffusa con suggerimenti e critiche, e anche quest’anno ormai per tradizione, se in questi giorni non ci sono interventi, è pronta a pungolare con un ordine del giorno l’Amministrazione comunale.