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Ponte della Fossetta? Dopo 3 anni dalla chiusura solo promesse e scarica barile! Serve un inversione di tendenza…
Negli ultimi giorni, sia nella stampa che sul mondo social, si è appresto delle dichiarazioni sul ritardo del ripristino dell’apertura del Ponte della Fossetta a Chioggia a causa della Soprintendenza, questo secondo l’Assessore, ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo.
Grande gaffe, nelle dichiarazioni inopportune e goffe, da parte dell’Assessore nei confronti della Soprintendenza, ma era inevitabile esordire in questa maniera grottesca, da parte dall’Assessore in questione, attribuendo presunte colpe ad altri, visto le numerose e ripetute promesse e dichiarazioni, puntualmente, disattese. Ad esempio:
– la scadenza di fine 2019 sulle decisioni da prendere in merito;
– l’affidamento del progetto esecutivo di demolizione e ricostruzione;
– l’avvio dei lavori a novembre/dicembre di quest’anno, 2020.
L’aggravante è che l’Assessore, dimostratasi inadeguata finora per il ruolo ricoperto in questi anni, vuole sostituirsi anche alla Soprintendenza dichiarando che il ponte della Fossetta, per lei, non è sottoposto a tutela. Forse l’Assessore non sa che è proprio l’Amministrazione Comunale che deve richiedere istanza di verifica dell’interesse culturale del manufatto alla Soprintendenza (Codice Beni Culturali e del Paesaggio – Decreto Legislativo 42/2004).
Domanda: L’Assessore ha fatto almeno richiesta di verifica dell’interesse culturale ai sensi di legge, prima di esternare le pesanti e gravi dichiarazioni nei confronti della Soprintendenza?
Se la risposta fosse negativa, Forza Italia, che coinvolgerà anche gli altri consiglieri di opposizione e maggioranza, è pronta a chiederne le dimissioni, non solo perchè il ponte è chiuso da 3 anni e i cittadini sono stati presi in giro solo con promesse, ma soprattutto per mantenere rapporti leali e di collaborazione tra Amministrazione Comunale e Soprintendenza.
(protesta di luglio 2019)