Chiusa la vicenda dei referendum (nel peggiori dei modi) con un quorum ai minimi storici, va sottolineata la necessità di una seria riforma sulla giustizia alla quale il Ministro Cartabia deve tenerne conto, insieme alle forze politiche che il prossimo anno andranno a scadenza. Sono dell’opinione che una sentenza lontana nel tempo è sempre una sentenza ingiusta: basta pensare al caro Enzo Tortora, per dirle tutte, morto in carcere in attesa di processo, assolto postumo (“Io sono innocente, spero lo siate anche voi” – citazione).
Concentriamoci, invece, sull’esito delle elezioni amministrative dove il massimo comune divisore è stata la conferma dell’assenteismo e della disaffezione degli elettori. Ma va sottolineato il crollo del Movimento 5 Stelle, l’affanno della Lega e il partito della Meloni che si attesta sotto i sondaggi, sovrastimati. Non bene, per giocare in casa, Forza Italia e il PD primo partito, anche se isolato. Il tutto a favore del “civismo” della politica e dei moderati che non si riconoscono nè troppo a destra e nè troppo a sinistra.
Se a livello nazionale, per ora, è in netto vantaggio il Centro-Destra (anche se mancano molti ballottaggi), in Veneto, tra le principali Città, abbiamo una sorta di pareggio, mentre per il resto dei comuni emerge una prevaricazione di liste civiche, un calo della Lega e Fratelli d’Italia che non sfonda ottenendo poco più di metà rispetto la media nazionale dei sondaggi di queste settimane.
Ergo, si può immaginare, per il prossimo anno alle elezioni politiche, un ritorno di forze moderate le quali avranno successo nella misura in cui saranno coese e parleranno ad un’unica voce, in una sorta di unità e magari con una riforma elettorale proporzionale.
Complimenti, intanto, agli amici sindaci ( Natascia Rocchi, Matteo Romanello, Alberto Natin, Luciano Betteto e Fausto Pivetta) e a tutti i candidati consiglieri, in provincia di Venezia, che nei vari comuni impongono vittorie schiaccianti e riconferme e questo fa ben sperare al Centro-Destra del territorio ( 6 a 3, compreso il ballottaggio di centro destra di Jesolo). Male per il resto, ma vale per tutto i territorio nazionale, quando il Centro-Destra non è unito: gli elettori hanno bisogno di certezze e stabilità.